- Maggior Sicurezza stradale
- Minor consumo di carburante
- Confort di guida
Questi solo alcuni dei motivi per il cambio gomme in estate.
Le ragioni principali per effettuare la sostituzione delle gomme all’arrivo dei primi caldi sono sostanzialmente due: aumentare la sicurezza del veicolo su cui sono montate e rendere più longeva la vita degli pneumatici.
Durante la fase più calda dell’anno – da giugno a settembre – mantenere gli pneumatici invernali significa esporsi ad un rischio sicurezza maggiore: questo tipo di gomme, infatti, registra spazi di frenata più lunghi, rispetto a quelli estivi, e riduce considerevolmente la precisione delle manovre con lo sterzo. Alcuni test di guida realizzati con temperature tipiche dell’estate hanno dimostrato che un veicolo dotato di pneumatici invernali, in caso di una frenata di emergenza dai 100 km/h, si arresta in uno spazio di 6 metri superiore rispetto ad una vettura equipaggiata con pneumatici estivi dello stesso tipo e di misura identica. Dunque perché correre rischi?
Inoltre gli pneumatici estivi presentano una minore resistenza al rotolamento, dunque sono più indicati per l’utilizzo ad alte temperature e – non dimentichiamolo – il loro utilizzo si traduce anche in un notevole risparmio di carburante. Da segnalare anche per le gomme estive una discreta riduzione del rumore (minore rumorosità), fattore che non dispiace mai.
Caratteristiche principali
Gli pneumatici estivi sono concepiti per la bella stagione e l’asfalto asciutto. Contraddistinti dal simbolo del sole, hanno una mescola e delle caratteristiche fisiche particolari così da adattarsi alle temperature più alte. Il loro impiego è consigliato dai 7-8°C in su: al di sotto di questa soglia, infatti, questi pneumatici hanno la tendenza a indurirsi a discapito della stabilità. Le gomme estive sono, pertanto, progettate per garantire maggiore aderenza al manto stradale nei mesi più caldi dell’anno.
I vantaggi di cambiare le gomme con la bella stagione
Non provvedere alla sostituzione degli pneumatici invernali influisce sulla sicurezza al volante. Va a compromettere stabilità, aderenza, guidabilità, frenata e diminuiscono le performance dell’automobile per non parlare dell’aumento del consumo di carburante.
Multe
Oltre all’impatto sulla sicurezza, c’è, come detto, il rischio contravvenzione. Se si circola con pneumatici invernali, si rischia una multa che va dai 422 ai 1.695 euro, con possibile ritiro della carta di circolazione, obbligo di visita e prova presso la sede più vicina della Motorizzazione Civile.
Come riconoscere gli pneumatici invernali e quale scegliere per essere in regola ?
Lo pneumatico è uno degli elementi di sicurezza del veicolo poiché è l’unico contatto tra l’automobile e la strada: proprio per questa sua funzione, molte leggi ne regolano l’utilizzo. Le caratteristiche dello pneumatico sono identificabili, in modo chiaro, mediante informazioni presenti sul fianco.
Le gomme invernali sono individuabili dalla marcatura M+S (Mud+Snow, Fango + Neve) o anche “MS”, “M/S”, “M-S”, “M&S” presente sul fianco dello pneumatico. Non è invece obbligatoria la presenza del pittogramma con le tre montagne con un fiocco di neve (simbolo denominato Snowflake relativo alla normativa richiesta dal mercato USA).
La Direttiva Europea 92/23/CEE riguardante l’utilizzo degli pneumatici invernali, consente l’utilizzo, a parità di misura, di un codice di velocità inferiore a quello omologato sul libretto di circolazione, ma rispettando il codice minimo utilizzabile di Q (160 km/h). Se consideriamo uno pneumatico con sigla 185/55 R15 82T, la lettera T indica appunto il codice di velocità secondo la tabella sottostante:
- Q = 160 km/h
- R = 170 km/h
- S = 180 km/h
- T = 190 km/h
- H = 210 km/h
- V = 240 km/h
- W = 270 km/h
- Y = 300 km/h